
Vendere opere d’arte tra privati, in asta o tramite galleria è sempre una scelta difficile. Scopri come orientarti al meglio e prendere la giusta decisione.
Molto spesso può capitare che un collezionista, per le più svariate ragioni, voglia vendere una o più opere d’arte precedentemente acquistate e, ragionevolmente, si interroghi su come fare per poter coniugare facilità di vendita alle più favorevoli valutazioni delle proprie opere d’arte.
Seppur molti collezionisti decidano di vendere le proprie opere d’arte per necessità di monetizzare i propri investimenti nel più breve tempo possibile e talvolta siano disposti anche a realizzare meno del prezzo precedentemente pagato, nessun collezionista è favorevole a svalutare le proprie opere d’arte e cerca, quindi, il modo migliore per poter ottenere la massima valutazione per ciò che possiede.
Precisando che le opere d’arte di cui parliamo in questo articolo sono quelle opere realizzate da artisti già affermati, quotati e per le quali esista già un mercato di riferimento, le soluzioni più diffuse per poter vendere opere d’arte sono le seguenti:
1) Vendere opere d’arte tra privati;
2) Vendere opere d’arte tramite affidamento a casa d’aste;
3) Vendere opere d’arte tramite Galleria.
Parleremo di tutte e tre le metodologie di vendita di opere d’arte, soffermandoci poi sulla terza opzione di vendita e descrivendo, in particolare, il servizio che The Strip Gallery propone alla propria clientela che voglia vendere le proprie opere d’arte nel modo più semplice e comodo possibile.
Vendere opere d’arte tra privati
La prima opzione che qualsiasi collezionista ha a disposizione per poter vendere le proprie opere d’arte è attraverso cessione ad altri privati che siano desiderosi di acquistarle.
Molte piattaforme presenti da anni su internet e specializzate nelle compravendite di qualsiasi oggetto (ad esempio subito.it, ebay e molti altri) sono spesso utilizzate da centinaia di collezionisti che pubblicano i loro annunci di vendita e, pubblicizzando le opere d’arte possedute, cercano di incontrare le richieste di acquisto di altri collezionisti.
Spesso tali piattaforme risultano funzionali allo scopo ed il collezionista ha effettivamente la possibilità di concludere una buona vendita per le opere d’arte possedute.
Le criticità relative a questa metodologia di vendita sono, comunque, molteplici: 1) per opere d’arte vendute a prezzi rilevanti sarà difficile incontrare l’interesse di altri collezionisti che si possano fidare di un annuncio di vendita da parte di un privato essenzialmente sconosciuto; 2) molto spesso capiterà che uno o più persone si presentino interessate alle opere d’arte in vendita ma spariscano poi nel nulla facendo perdere solo del tempo; 3) l’acquirente interessato potrebbe trovarsi in un posto molto lontano rispetto al luogo di residenza del venditore e questo farà sorgere svariate problematiche; 4) nel momento in cui si dovrà concordare una modalità di pagamento per le opere d’arte vendute, spesso accadrà che il venditore si debba fidare di un acquirente sconosciuto, con rischi che potrebbero essere estremamente elevati.
Consigliamo, per tali tipologie di vendite di opere d’arte e per quanto concerne la posizione dell’acquirente, di prestare particolare attenzione sia alla provenienza delle opere acquistate e sia alle relative certificazioni, verificandole in prima persona. Spesso può accadere che opere d’arte corredate da ottime certificazioni di autenticità possano avere provenienze dubbie o illecite.
Vendere opere d’arte tramite Casa d’Aste
Jean-Michel Basquiat “Untitled”, 1982 venduto a 110.000.000 USD da Sotheby’s – image @Sotheby’s rights